Incontro con il gruppo La Via della Felicità di Aosta pensando al “Tor des Géants”
Aosta: fine settimana valdostano per l’ultra-maratoneta Simone Leo, testimonial internazionale de La Via della Felicità, una guida pratica al buon senso scritta negli anni ’80 da L. Ron Hubbard: oggi è una iniziativa mondiale di sensibilizzazione volta al miglioramento dei legami tra persone di tutte le nazionalità, etnie, culture e religioni. Per renderla ancora più conosciuta Simone taglia il traguardo di ogni gara sventolando l’inseparabile bandiera tricolore con il logo della campagna che da sempre affianca le sue imprese.
Durante l’incontro di Sabato sera, accolto dal gruppo di volontarie e volontari di Aosta, ha raccontato le avventure che lo hanno portato ad essere l’unico essere umano ad aver partecipato e portato a termine, al primo tentativo, tutte le gare più lunghe e dure da oltre 200 km non stop al mondo.
La sua storia, da sedentario sovrappeso ad autore di imprese record, desta moltissima curiosità ed interesse. Autore di un libro, molto seguito sui social, dai media di settore e da VIP appassionati, ha contribuito e contribuisce ad accrescere sensibilmente la popolarità della specialità dell’ultra-maratona, fino a qualche anno fa conosciuta e praticata solo da una ristrettissima cerchia di podisti.
A fine incontro ha presentato la sua partecipazione a Tor Des Géants, gara di ultra-trail estremo che si svolgerà dall’8 al 14 settembre in Valle d’Aosta.
Domenica allenamento, per iniziare a tastare il terreno e le condizioni fisiche saggiando le sensazioni in altura: “Un approccio non quantitativo, ma qualitativo – spiega Simone Leo – Con partenza da Aosta sono salito alla cima Testa Nera [2819 mt slm] via Col Chamolè e discesa da Pila: 16 km con 2210 di dislivello positivo.”
La preparazione è ancora lunga: il “Tor” con i suoi 30.000 metri di dislivello e 330 km da percorrere sugli impervi sentieri montani, come ogni anno metterà a dura prova anche i più esperti.