A lui è dedicato l’asteroide 66250 Giovanardi ed è co-scopritore dell’asteroide 1994QC, il primo pianetino Near Earth scoperto in Italia. Stiamo parlando dell’astronomo e curatore scientifico del Planetario e Museo Astronomico di Roma Stefano Giovanardi, che presenterà alla Fiera “Più Libri Più Liberi” a Roma il suo libro “Passeggiate astronomiche”,portandoci a visitare metaforicamente il planetario, in un viaggio tra mitologia e psicologia, tra poesia e storia. L’appuntamento – a cui intervengono l’autore e Paolo Conti (giornalista di la Repubblica) – è per il 7 dicembre alle ore 18:30 (La Nuvola, Sala Venere), in pratica il giorno successivo all’uscita dell’opera.
L’editore Enrico Flacowski ci tiene a dire che questo volume «è uno dei primissimi del marchio editoriale Trèfoglie a cui abbiamo lavorato, ma ha avuto una gestazione lunghissima. Non abbiamo mai mollato e siamo stati di supporto all’autore fino alla fine per non permettergli di gettare la spugna. Il progetto era troppo bello per lasciar perdere. Quando gli ho proposto di scrivere, gli ho detto: “Stefano, ho letto un tuo articolo e hai un modo di fare storytelling spettacolare, potresti insegnare a scrivere e pensare a molti copywriter sedicenti professori di storytelling. Mi piacerebbe pubblicare un libro su La saggezza delle stelle. Che ne pensi?”. E questo è il risultato…».
Stefano Giovanardi invita i lettori a riscoprire il cosmo, a esplorare il cielo come specchio di un mondo da custodire e proteggere: “Il planetario come specchio dell’umanità” è, infatti, il sottotitolo dell’opera. Ogni pagina è un viaggio attraverso costellazioni, galassie lontane e fenomeni celesti che da millenni affascinano e ispirano l’umanità, spingendoci a riflettere sulla nostra connessione profonda con l’universo poiché, immersi nella frenesia del presente, abbiamo perso l’abitudine di alzare lo sguardo e osservare il cielo stellato.
«Voglio ringraziare calorosamente Enrico Flacowski per avermi coinvolto dalla sua Palermo in questa avventura editoriale, aiutandomi a far atterrare sulle pagine del libro le mie idee, sparse per il cielo», annuncia l’autore, che intreccia sapientemente scienza e poesia, ecologia e storia, accompagnandoci in una serie di “passeggiate astronomiche” attraverso il cielo notturno: dalle distese dei pianeti simili alla Terra alla presenza silenziosa dei buchi neri, ogni capitolo ci riporta al cielo, invitandoci a guardarlo con occhi nuovi. «Nel libro – spiega, con la voce appassionata e rigorosa dell’astronomo, per guidare il lettore nel misterioso labirinto delle galassie – parlo del rapporto fra l’umanità, il cielo e il mondo, tracciando percorsi attraverso il sapere scientifico (dalla prima stella della sera all’orizzonte cosmologico) per invitare ciascuno a ristabilire un contatto diretto con il cielo stellato, a partire da piccoli gesti di osservazione. Un capitolo dopo l’altro, quasi passeggiando con lo sguardo tra le stelle, si compone un percorso di riappropriazione del cielo che diventa l’occasione per un rinnovato confronto con la Terra, dove passiamo le nostre giornate, e per una riflessione sul nostro rapporto con il pianeta. Proveremo ad aguzzare la vista per decifrare i messaggi delle stelle, perfino a tendere le orecchie al cosmo, e ci domanderemo cosa ci incanta e cosa ci spaventa del cielo, per riprendere un dialogo antico con l’universo, interrotto dalle luci delle nostre città. E, nel centenario della sua invenzione, sarà utile di tanto in tanto immaginare di entrare in un planetario, dove prende forma la narrazione dell’universo, e dove lo sguardo umano si rispecchia negli astri, per riconsiderare il nostro posto nel cosmo».
Stefano Giovanardi
Passeggiate astronomiche
Trèfoglie, pp. 432 euro 20