La Fondazione Emilio e Annabianca Vedova di Venezia, in collaborazione con Fondazione Palazzo Albizzini, Collezione Burri, ospita nello spazio Vedova a Venezia gli scatti del grande fotografo pistoiese, Aurelio Amendola, che narrano il lavoro di tre protagonisti assoluti dell’arte del Novecento.
In oltre sessant’anni di carriera Aurelio Amendola si è dedicato con passione ai ritratti degli artisti nel loro atelier, attraverso un’intuizione che lo ha guidato in tempi e luoghi diversi alla realizzazione delle fotografie dedicate ad Alberto Burri, Emilio Vedova e Hermann Nitsch che compongono questa esposizione, maturando un’idea di una mostra sulle loro azioni e sui loro gesti.
Tre opere integrano la sezione fotografica, Plastica M 1 del 1962 di Alberto Burri, “Non dove, breccia 1988 III” del 1988 di Emilio Vedova e infine 18b.malaktion 1986 di Hermann Nitsch.
Il rapporto tra Emilio Vedova e il fotografo Aurelio Amendola è documentato dalle sequenze dedicate all’artista e al suo lavoro nello studio, un dettaglio che crea un particolare effetto di “salto nel tempo” è dato dal fatto che lo spazio espositivo, con le pareti di mattoni a vista pitturati di bianco, sia lo stesso in cui si muoveva Vedova mentre Amendola scattava.
Nelle foto di Amendola la gestualità di Vedova si apre in una sconfinata varietà di interventi, in cui solchi, incisioni, sovrapposizioni, schizzi e grumi di materia mantengono la tensione pittorica costante. Solo la luce del fotografo illumina Burri mentre opera la combustione e ferma l’istante delle azioni di Nitsch, con la sua volontà dirompente di liberazione del corpo e dello spirito.
“A Venezia la fondazione Vedova completa l’esperienza espositiva realizzata in collaborazione con gli ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello, città natale di Alberto Burri, e con il museo Nitsch di Napoli, dove Hermann Nitsch ha lavorato a lungo, proseguendo il percorso tracciato dagli artisti nella loro costante frequentazione tra Roma, Venezia e altri luoghi – dichiara il curatore Bruno Corà.
“L’esposizione pone in evidenza le diverse modalità operative dei tre artisti e dei loro linguaggi espressivi, fornendo al tempo stesso – dichiara il presidente della Fondazione Vedova Alfredo Bianchini- lo spettro d’indagine delle caratteristiche di un grande fotografo italiano che, con i tre maestri, stabilì un’amicizia durevole, reciprocamente proficua”.
“Amendola, Burri, Vedova e Nitsch: Azioni e gesti” è una mostra emblematica dell’attività di Amendola fotografo. Attraverso le sue stampe fotografiche, e di grandi dimensioni il fotografo entra in dialogo con le opere di Burri, Vedova e Nitsch e questo progetto espositivo restituisce la straordinaria capacità da parte di Amendola di lasciare parlare, con le sue immagini, gli artisti e il loro lavoro.
Mara Martellotta