Il ballo ha un legame profondo con Torino e lo stesso con l’Osteria Rabezzana, che ha sede in una sala danze di inizi ‘900. Il ballo è una delle attività umane più antiche, presente in tutte le culture fin dalla Preistoria. Nato più di 11.000 anni fa come rituale propiziatorio e per celebrare eventi importanti della vita, con il tempo si è evoluto, assumendo diverse espressioni e significati. Bisogna però arrivare al XIX secolo nelle società industriali, con la nascita del concetto di tempo libero, per trovare dei luoghi dedicati alle danze come svago.
Nella nostra città fioriscono e hanno il loro massimo splendore dai primi anni cinquanta quando, dopo la guerra e il benessere industriale, si riaffaccia la voglia di svago dei torinesi; inizialmente saloni, poi balere e infine discoteche.
Oggi Torino è la città d’Italia con più scuole di balli caraibici e di tango argentino ma anche tutte le altre forme di danza sono ben rappresentate; è il contesto di popolarità ricco di iniziative, scuole, locali, appuntamenti che rappresentano un patrimonio straordinario da curare e potenziare in cui si muove BallaTorino, un’azione corale per diffondere la pratica del ballo come strumento privilegiato di relazione. L’obiettivo è quello di permettere a tutte e a tutti di approcciarsi agevolmente al mondo danzante, imparare a ballare da maestri, persone esperte e appassionati e scoprire il piacere di una relazione leale e disinteressata. L’idea nasce dalla convinzione che una città che favorisce la danza, e ne diffonde i valori sociali e culturali, è una città più inclusiva, sana, equa, sostenibile, aperta, felice.
Ho chiesto a Luigi Ratclif, ideatore di “Balla Torino”, che cosa lo ha ispirato:
“Ho immaginato BallaTorino come un progetto di larghe prospettive, visionario, un contributo di idee e azioni verso relazioni nuove tra le persone, per una comunità più coesa e aperta. Non solo “evento o festival” ma un programma permanente di promozione sociale e di nuove forme relazionali nelle nostre comunità. Balla Torino è una piattaforma dedicata alla danza sociale: flash mob, dialoghi, seminari, uso dello spazio pubblico e di luoghi inconsueti, itinerari, progetti di musica, cinema, fotografia, letteratura, medicina, lavoro, benessere, cura. È un laboratorio aperto di promozione sociale, motore di nuove forme di convivenza e di socialità”.
Vi chiederete che cosa c’entri un ristorante tradizionale piemontese in questo contesto: come più volte espresso dal suo patron Franco Rabezzana, l’osteria è un luogo d’incontro tra cultura, musica, arte e buona cucina, tutte attività che rendono l’uomo felice e appagato. Ecco perché il 17 ottobre si è svolta la serata “Shugar push story”, format creato e voluto dal maestro Mirko Volonnino, direttore artistico di BallaTorino. Il ballo come storia e le sue evoluzioni sono state magnificamente rappresentate dagli allievi della scuola Carma dance studio, di cui è il fondatore e anima. Swing, Rock en Roll, Boogie Woogie e ritmi anni ’70, accompagnati dalle voci degli allievi del corso di musical, hanno accompagnato gli agnolotti al sugo d’arrosto e i funghi del menù autunnale e fatto ballare tutti i presenti, sino a tarda notte.
Di alto valore culturale e artistico il tango improvvisato sulle note de “la cumparsita” dei maestri Riccardo Giustetto ed Eugenia Ricci di Rivoli Tango, che hanno dimostrato perché il tango, con i suoi valori di popolarità e cultura, sia diventato Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
l’Osteria vi aspetta alla prossima occasione musicale e danzante con le sue proposte: restate sintonizzati!