Nel 2024, Anno Internazionale dell’Impressionismo, Torino omaggia Berthe Morisot, unica donna che ha partecipato alla nascita dello straordinario movimento pittorico che ha rivoluzionato il mondo dell’arte. Fino al 9 marzo, le sale della Galleria d’Arte Moderna (GAM) di Torino ospitano una straordinaria esposizione che celebra il suo talento, raccogliendo circa cinquanta opere provenienti dai principali musei francesi, tra cui il Musée Marmottan Monet, e da altre collezioni pubbliche e private.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Torino Musei e GAM Torino e curata da Giulia Perin e Teresa Benedetti, con la consulenza di Sylvie Patry, è un invito a conoscere e riscoprire l’importanza di Morisot nella storia dell’arte.
LA RIVOLUZIONE IMPRESSIONISTA: UN NUOVO SGUARDO SUL MONDO
L’Impressionismo, nato nella Parigi di fine Ottocento, non fu soltanto una nuova corrente artistica, ma una rivoluzione culturale che determinò un nuovo modo di vedere la realtà: non più descrivendola oggettivamente e con precisione, ma costruendo un nuovo linguaggio visivo che valorizza le emozioni, con pennellate rapide e giochi di luce. I pittori impressionisti abbandonarono il rigore del disegno accademico e predilessero la pittura en plein air, a diretto contatto con la natura, per riuscire a cogliere le sfumature di un istante, le vibrazioni luminose in una precisa fase del giorno. Edouard Manet, promotore del movimento, con la sua prima “Colazione sull’erba” osò rompere gli schemi, attirandosi il biasimo dei critici e accendendo il fuoco di un’arte nuova e ribelle.
Berthe Morisot divenne parente (avendone sposato il fratello Eugène) e molto amica di Manet. Fu la sua musa per alcuni dipinti, e tale rapporto influenzò reciprocamente il percorso artistico di entrambi. Tuttavia, Berthe Morisot si seppe distinguere tra i pionieri dell’impressionismo per il suo stile inconfondibile, caratterizzato da tocchi brillanti e leggeri, e per la scelta di rappresentare immagini di vita familiare ed eventi sociali.
BERTHE MORISOT: GIUSTO ILLUMINARE LA SUA PRESENZA FEMMINILEQuello degli impressionisti era, e così è tuttora nell’immaginario collettivo, un mondo maschile. Berthe Morisot fu l’unica donna a partecipare a sette delle otto esposizioni organizzate dagli artisti di questo movimento tra il 1874 e il 1886. La sua assenza alla mostra del 1879 fu l’unica eccezione, ma soltanto perché, in quei giorni, stava mettendo al mondo sua figlia Julie.La mostra torinese dedicata a Morisot celebra la sua figura rivoluzionaria: una donna audace e determinata che, con coraggio, ha saputo ritagliarsi un posto nella storia dell’arte.