Loading

Ho già parlato dell’interessante convegno che si terrà il 28 dicembre sulla figura di Mario Soldati, presso il teatro del Collegio San Giuseppe di Torino, in Via Andrea Doria, 18, ma oggi ho deciso di chiamare il suo ideatore, il giornalista Guido Barosio, Direttore del city magazine “Torino Magazine”, per chiedergli perché ha voluto dedicare all’eclettico personaggio, il pomeriggio di studi.

R. <<Buongiorno Anna, sono contento di sentire che una giovane giornalista si interessi a Mario Soldati>>.

La voce squillante di Guido mi accoglie piacevolmente, l’intervista si prospetta spumeggiante.

D. <<Dottor Barosio, che cosa ha di moderno la figura di Soldati, da dedicargli un convegno a quasi 24 anni dalla morte?>>.

R. <<L’idea mi è venuta gironzolando con il telecomando sulle teche RAI, perché stavo rivedendo vecchie messe in onda. Così ho deciso, in occasione del sessantacinquesimo anniversario della trasmissione “Alla ricerca dei cibi genuini, viaggio nella valle del Po”, primo reportage enogastronomico italiano, documento d’importanza antropologica, di affrontare con taglio multidisciplinare il tema della narrazione del cibo, della ristorazione e del vino, così magistralmente esposti da Soldati nelle puntate della trasmissione>>.

D. <<Sì, anche io le ho riviste tutte e mi meraviglia come sia stato possibile che gli abitanti del resto del Paese guardassero e, soprattutto, ascoltassero le puntate quasi sempre in dialetto. Probabilmente il potere comunicativo del Soldati divulgatore di cibi e vino usava linguaggi universali>>.

R. <<Esatto Anna! Lei ha colto proprio il punto forte del personaggio; Mario Soldati fu un formidabile antesignano, riuscì ad interpretare così bene l’identità nazionale usando questa chiave di lettura per far conoscere l’Italia agli Italiani. questo spiega come sia stato possibile che un contadino di Pachino capisse un suo collega di Cherasco. Il personaggio che voglio presentare e dal cui operato voglio partire, per spiegare tutti i fenomeni successivi che hanno caratterizzato il racconto del gusto, è proprio questo: comunicatore, informatore, businessman e intellettuale>>.

D. <<Come si svolgerà il convegno? Ho visto l’elenco degli oratori, davvero variegato e interessante>>.

R. <<Durante il convegno analizzeremo mezzi, strategie e protagonisti della comunicazione enogastronomica moderna, partendo da quelle trasmissioni televisive per comprendere il presente e il futuro di uno scenario complesso e affascinante, sempre più sorprendente e competitivo>>.

D. <<So che l’Associazione Culturale Mario Soldati, che ha organizzato il convegno è anche la promotrice di un master che sta per giungere alla quinta edizione, mi dice come sta andando questa esperienza unica nel panorama formativo nazionale?>>.

R. <<Sì sono molto orgoglioso del fatto che il Master Mario Soldati in Comunicazione Turistica ed Enogastronomica, esperienza pilota a livello nazionale, nel febbraio 2023, vedrà la sua quinta edizione. Il turismo e l’enogastronomia sono settori con realistica e auspicabile capacità di crescita nel panorama economico nazionale. Ma anche aree professionali dove le opportunità di inserimento – per figure adeguatamente formate ed in grado di rispondere alle esigenze di un mercato fortemente selettivo – sono destinate ad aumentare nel corso degli anni. Una destinazione turistica, un tour operator, un prodotto, un vino, un ristorante di eccellenza o un itinerario enogastronomico cominciano ad esistere realmente “solo quando vengono svelati e comunicati”, lo sapeva bene Mario Soldati, che per primo mise in atto questo modo di narrare. In questo contesto il Piemonte – culla del più autorevole patrimonio enogastronomico nazionale – può rappresentare lo scenario ideale per proporre e per proporsi>>.

Chiudo la mia telefonata con il dottor Barosio soddisfatta e curiosa di sentire gli oratori del convegno, per poi raccontarvi come è andata.

A proposito di cibo, dopo i lavori al San Giuseppe ci si ritroverà presso il ristorante “Quadrilatero romano”, Via delle Orfane, 25, per proseguire sul campo, come piacerebbe allo scrittore, il racconto del buon cibo, in questo caso piemontese-romano, in onore delle due città amate da Soldati.

Ricordo che il convegno si terrà mercoledì 28 dicembre ore 14.30 presso il teatro del Collegio San Giuseppe, ingresso da Via Andrea Doria, 18, a Torino. L’ingresso è gratuito. A presto!