PRIGIONIERI DI UN PASSATO
Il ritrovamento di alcune carte e fotografie hanno convinto l’autrice Giulietta Gastaldo a scrivere questo romanzo in parte autobiografico, intrecciando le vicende familiari alla macro storia del 1900. Tra Torino e Giaveno, paese ai piedi delle Alpi Cozie, presente e passato si legano inesorabilmente, come un filo che non si può spezzare. Dalla Belle Époque, alla Grande Guerra, dalla nascita del Fascismo fino alla Resistenza, i protagonisti del romanzo intrecciano le loro esistenze con questi grandi eventi, diventando i testimoni della guerra civile apertasi dopo l’8 settembre, in una delle zone calde della resistenza italiana alle porte di Torino.
MUTI TESTIMONI
Proseguo del romanzo storico “Prigionieri di un passato”, anche in questo libro l’autrice Giulietta Gastaldo accompagna il lettore alla scoperta più approfondita della storia della Resistenza nella Val Sangone alle porte di Torino, attraverso la storia familiare e il racconto delle vicende dei principali capi e gruppi di giovani che combatterono per la libertà del nostro Paese. Grazie al contributo di numerose fonti storiche e testimonianze, al racconto di quei giorni attraverso due diari inediti, le vicende dei protagonisti s’intrecciano con la Storia, ora nel presente, ora nel passato, facendo emergere le loro personalità complesse e le loro esistenze modificate e condizionate indelebilmente dal quel drammatico passato. Pagina dopo pagina, in questo saggio romanzato, emergono così le principali vicende della guerra civile alle porte di Torino, taciute e nascoste per troppo tempo, di cui molti italiani furono muti testimoni.