Dal 27 novembre 2024 al 27 gennaio 2025, grazie alla collaborazione tra il Dicastero per l’Evangelizzazione e la Fondazione Roma, sarà possibile ammirare gratuitamente il celebre dipinto La Crocifissione Bianca di Marc Chagall presso Palazzo Cipolla.
Un evento di rilevanza storica, poiché l’opera, solitamente custodita all’Art Institute di Chicago, viene esposta per la prima volta in Italia in occasione del Giubileo: scelta che sottolinea il potente messaggio universale che essa trasmette.
STORIA E SIGNIFICATO DEL DIPINTO
Dipinta nel 1938, poco dopo la tragica “Notte dei Cristalli” (9-10 novembre), La Crocifissione Bianca raffigura sia il martirio cristiano che la persecuzione del popolo ebraico sotto il nazismo.
Al centro del dipinto, Cristo giace crocifisso, avvolto in un tallit, il tradizionale scialle di preghiera ebraico. Intorno a lui tre patriarchi e una matriarca, vestiti con abiti tradizionali, osservano disperati le sofferenze del loro popolo.
Sulla sinistra, i soldati dell’Armata Rossa incendiano sinagoghe e villaggi, mentre uomini, donne e bambini cercano di fuggire. In basso, un uomo si allontana con un sacco sulle spalle, mentre una madre consola il suo bambino. In mezzo a questa grande desolazione, una luce bianca illumina la croce: è il faro della speranza e della salvezza divina.
Attraverso la rappresentazione sulla medesima tela del sacrificio di Cristo e delle sofferenze degli ebrei, Chagall – con il suo inconfondibile linguaggio pittorico onirico e ricco di elementi simbolici – ha voluto lanciare un messaggio universale, condannando fermamente ogni forma di odio religioso o razziale.
L’ARTE COME TESTIMONIANZA
Così come Picasso ha immortalato la guerra civile spagnola con Guernica, Chagall – artista russo di origini ebraiche – rende eterno, con La Crocifissione Bianca, il dolore del suo popolo.
L’opera è un monito per le generazioni future, affinché non si ripetano mai più simili atrocità.
IL MUSEO DEL CORSO: UNO SPAZIO LAICO
La mostra di Chagall a Palazzo Cipolla inaugura ufficialmente il nuovo “Museo del Corso”, nato dall’unione di Palazzo Cipolla e Palazzo Sciarra Colonna.
Promosso dalla Fondazione Roma, questo polo museale ospiterà esposizioni dedicate ai grandi maestri dell’arte mondiale, tra cui Picasso, Dalí e lo stesso Chagall.
La scelta di esporre La Crocifissione Bianca in un luogo laico, anziché in una chiesa (come è invece stato fatto recentemente, ad esempio, con il Cristo di Dalì, esposto nella Chiesa di San Marcello al Corso), riflette la volontà dell’artista di affidare all’opera un messaggio universale <<di fratellanza tra fedi e culture diverse>>, come ha sottolineato Papa Francesco, commentando l’opera.
Nel dipinto, infatti, Chagall “spoglia” il Cristo della sua connotazione religiosa: egli non è il figlio del Dio cristiano, ma l’incarnazione delle sofferenze e delle speranze di ogni popolo perseguitato.
Buona visita!
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