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La Regina del Popolo, così parafrasando la definizione  che Blair  si inventò per lady Diana, la Principessa del Popolo, si potrebbe chiamare la prima Regina d’Italia, Margherita. Andata sposa giovanissima a soli 16 anni al cugino Umberto I, salì sul trono a soli 27 anni. Fu in un’epoca  densa di cambiamenti sociali e politici, un’ottima ambasciatrice di Casa Savoia, conferendo al  neonato Regno un’immagine di gioventù, eleganza, cultura. Creò un salotto culturale autonomo circondandosi di  pittori scrittori e poeti, questo dopo il trasferimento al Quirinale, arredato con i mobili delle varie residenze piemontesi. Carducci le dedicò nel 1890 un ode, e si distinse per eleganza, favorendo con regi decreti, le aziende artigianali in tutt’Italia, quali la scuola del merletto a Burano e del corallo a  Torre del Greco. Nel 1881 da’ inizio alla tradizione dei Concerti al Quirinale, tradizione arrivata sino  ai nostri giorni. Ansiosa di cultura e di attualità, spingendosi ad interessarsi  di politica,  ebbe come mentore Marco Minghetti. Sono però le vaste opere sociali e benefiche ad accreditarla e farla amare dal popolo, opere che però inaugurava  sempre con abiti eleganti e gioielli, ben conscia che questo  le procurasse ancor più consenso. Era, suo malgrado, una influencer ante litteram ed il suo stile e cultura influenzarono tutto il mondo dell’epoca. Finalmente una serie di eventi, che culminano con  una bella e ricca Mostra a Palazzo Madama, la celebrano dimostrando che adesso Torino non ha più paura a glorificare i Savoia.