Loading

Una trentina di produttrici presenti a Torino  presso Lavazza Eventi  lo scorso 27 gennaio per l’ evento “Le donne e il vino” organizzato da Tobevents  e giunto alla sua terza edizione. Nella  suggestiva cornice del Centro Congressi Lavazza i tanti partecipanti , molti i giovani wine lovers,  hanno avuto modo di assaporare le proposte tradizionali e quelle innovative della gamma produttiva delle varie aziende.

Che il tema vino sia in questi ultimi decenni sempre più declinato al femminile è ormai prassi consolidata, lo dimostrano i numeri del settore, un comparto che rappresenta una percentuale del 30% di aziende  a conduzione femminile, un elevato numero di agronome, enologhe, titolari di agriturismo, enotecarie e comunicatrici del vino, e tra queste in primo luogo le tante sommelier che lo promuovono, ne orientano la scelta più appropriata al piatto, illustrando le modalità del saper bere e  avvicinando soprattutto un pubblico giovanile,  desideroso di acquisire una specifica competenza, al fascino e alla complessità della millenaria bevanda.  All’evento erano presenti  realtà  piemontesi da vari comparti vitivinicoli, Langhe,  le varie aree del Monferrato, il Piemonte orientale, rappresentati da affermate ed esperte esponenti della storica  associazione Le Donne del vino, da produttrici indipendenti e da una nuova realtà che si sta progressivamente affermando, Le Sbarbatelle, giovani protagoniste dotate di volontà e carisma  che intraprendono un percorso di competenza e passione nel  complesso e gratificante mondo  del vino.

Ormai le donne che si dedicano in piena titolarità alla guida di un’azienda vinicola sono a tutti gli effetti  non più le figlie o le mogli di un produttore, bensì  professioniste preparate che assumono ruoli impegnativi in piena titolarità: alcune di esse sono manager di grandi aziende, ricoprono ruoli amministrativi, sono impegnate in delicati raffronti competitivi con l’estero, coordinano le complesse  attività aziendali con competenze che non sono più  il sapere tradizionale patrimonio della singola cantina,  ma veri e propri cammini professionali consolidati, accompagnati da formazione specifica .

Chi scrive ha operato per un ventennio nel mondo della sommellerie e della didattica del vino, promuovendo molteplici  iniziative volte alla valorizzazione dell’impegno, delle motivazioni e  delle aspirazioni delle donne in ambito vitivinicolo, potendo in tal modo constatare, nel corso di tanti eventi enologici, visite in cantina, esperienze sensoriali e  percorsi  di analisi degustativa,  le peculiarità tipiche del la sensibilità femminile e  nello stesso tempo riflettere sulle circostanze, ad un tempo storiche, antropologiche, mitologiche  dalle quali risulta un precisa affinità della donna con il vino e la sua simbologia.

L’intraprendenza femminile, la curiosità e la grinta, la capacità di leadership, la passione verso un’attività che consente di modulare, attraverso  responsabili pratiche  di cantina la propria produzione nel rispetto dell’ambiente e della propria clientela, sono oggi una delle chiavi del successo del vino italiano nel mondo e del vino piemontese in particolare, protagonista  pressoché assoluto nell’edizione 2024 di questa  lodevole iniziativa promozionale.

Maria Luisa Alberico